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L'acquedotto Felice
- Tema: Archeologia; Urbanistica
Galleria immagini
Informazioni storia
La realizzazione dell’Acquedotto Felice viene avviata nel 1583 per volontà del papa Gregorio XIII e terminata nel 1585 dal successore Sisto V (Felice Peretti) dal quale prende il nome.
Il condotto proveniva dalle sorgenti tra Zagarolo e Palestrina ed aveva lo scopo di rifornire le zone del Viminale, Quirinale ed Esquilino, dove si trovava Villa Peretti Montalto, di proprietà dello stesso Sisto V.
Il progetto, affidato in un primo momento a Matteo Barbolani da Città di Castello, viene portato a termine in breve tempo da Domenico Fontana che completa l’opera utilizzando gli antichi archi degli acquedotti Claudio e Marcio.
L’Acquedotto Felice proseguiva sovrapponendosi al ramo dioclezianeo dell’Aqua Marcia fino alla Porta Tiburtina, continuando sul tratto delle mura Aureliane anch’esse trasformate in acquedotto; proseguiva sull’Arco di Sisto V (fra l’Esquilino e Castro Pretorio), per dirigersi verso la fontana del Mosè nei pressi dell’attuale Piazza San Bernardo. Il tratto intermedio viene demolito nel 1867 per la costruzione della Stazione Termini.