Acquedotto Neroniano in Via Statilia

  • Tempo stimato: h 0:15
  • Tipo: Monumento storico; Sito archeologico
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Il percorso di via Statilia, da piazza di Porta Maggiore a via di Santa Croce in Gerusalemme è distinto dai resti delle arcate dell’Acquedotto Neroniano (54-68 d.C.). Si tratta di una derivazione dell’Acquedotto Claudio, destinata a portare acqua al lago e al ninfeo della Domus Area. In epoca successiva la struttura fu restaurata dai Flavi, da Adriano, da Settimio Severo e da Caracalla. I segni del restauro severiano sono ancora oggi visibili sulle murature di via Statilia.
I resti imponenti della costruzione, realizzata in mattoni con un’altezza tra i 19 e i 22 metri caratterizzano l’area sistemata a giardino nel 2013, su cui affaccia il complesso delle case operaie della Cooperativa Ferrovieri Cooperativa Ferrovieri, edificate tra il 1903 e il 1908.
Avanzi di “Arcus Neroniani” sono tuttora visibili nel giardino della Villa Wolkonsky, attuale residenza dell’Ambasciatore britannico, lungo la via Domenico Fontana, piazzale San Giovanni in Laterano, via S. Stefano Rotondo, via e piazza della Navicella e al di sopra dell’arco di Dolabella e Silano.

Monumento archeologico

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