Il giardino lungo Viale Carlo Felice è stato sistemato per il Giubileo del 2000 e completato successivamente nel 2021 con ulteriori interventi di riqualificazione. Alla metà del XVI secolo la zona tra le due basiliche di Santa Croce in Gerusalemme e San Giovanni si presentava come una piccola valle a ridosso delle Mura aureliane. Il dislivello fu parzialmente colmato durante il pontificato di Sisto V (1585-90). Successivamente papa Benedetto XIV fece realizzare un viale alberato con gelsi e olmi, disposti in 6 filari, da lui donati ai monaci cistercensi di Santa Croce.
L’alberata, distrutta nel 1849 durante la Repubblica Romana, fu riproposta all’epoca di Pio IX con piante di ailanti e olmi.
Dopo il 1870, con i lavori edilizi per la costruzione del nuovo quartiere l’area, privata progressivamente degli alberi, versava in uno stato di abbandono. Nel 1910 furono addossati alle Mura tre capannoni dell’azienda trasporti (A.T.M.) destinati al deposito delle vetture. Soltanto nel 1925, su progetto di Raffaele De Vico, fu definita un’area a giardino che valorizzava la prospettiva delle due basiliche e delle mura anche grazie alla collocazione del Monumento a San Francesco (1927 )di Giuseppe Tonnini.
Demoliti i capannoni nel 1999 è stato realizzato un nuovo progetto che ha tenuto conto della diversità delle quote e proposto una nuova lettura dello spazio.

Giardino pubblico

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