Stazione Roma Termini

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  • Tipo: Stazione
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Il primitivo impianto della Stazione Termini fu realizzato su progetto di Salvatore Bianchi nel 1867, sotto il pontificato di Pio IX e ampliato dopo l’annessione di Roma al Regno d’Italia. La stazione, inaugurata nel 1873, si caratterizzava per lo stile eclettico e per l'uso del ferro nella struttura architettonica.
Divenuto insufficiente a causa della mancanza di spazi e infrastrutture, l'edificio di Salvatore Bianchi fu demolito nel 1938 per dare luogo ad un nuovo complesso progettato da Angiolo Mazzoni.
Nel 1942, quando furono sospesi i lavori a causa della guerra, erano quasi completati i due corpi laterali che si affacciano rispettivamente su via Giolitti e su via Marsala. Nel 1947 fu bandito un concorso internazionale per il fabbricato centrale poi ultimato nel 1950 dal Gruppo Montuori-Vitellozzi. Durante le varie fasi della costruzione furono rinvenuti diversi reperti archeologici. Il corpo di fabbrica principale, attraversato da una galleria che mette in comunicazione le vie laterali e porta ai binari, è preceduto da un grande atrio caratterizzato dalla copertura curvilinea, il cosiddetto Dinosauro. L'edificio è una delle realizzazioni più significative dell'architettura italiana, che riesce ad armonizzarsi con quanto era già costruito e con i consistenti resti dell'Agger Serviano.
Nel 2006 la stazione fu dedicata a Giovanni Paolo II e dal 2011 è interessata da grandi lavori di rinnovo, di restauro e ampliamento con la costruzione di un vasto parcheggio.
Alla Centrale Montemartini è esposto il treno papale, realizzato nel 1858 e donato a Pio IX, utilizzato per il viaggio del pontefice dalla Stazione di Porta Maggiore, capolinea delle linee ferroviarie pontificie, alla stazione di Cecchina (Albano).

Ascolta l'episodio dal Podcast Conoscere Castro Pretorio

Stazione ferroviaria Roma Termini


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