Quello che oggi si chiama Arco di Gallieno corrisponde a una ricostruzione di età augustea dell’antica Porta Esquilina. Si tratta di un semplice arco in travertino con due colonne corinzie; un’iscrizione nella parte alta ricorda che nel 262 fu dedicato a Gallieno e alla moglie Salonina. Tracce di un’apertura laterale fanno immaginare che si trattasse di un arco a tre fornici.
La Porta Esquilina faceva parte della prima cinta muraria della città (mura serviane) i cui resti sono stati trovati nella chiesa vicina dei Santi Vito e Modesto; consentiva l’ingresso in città verso il Colle Cispio e Colle Oppio. Qui terminava l’Agger. In età imperiale l’arco viene a trovarsi al centro di una zona molto animata che comprendeva il Forum Esquilinum, il Macellum Liviae (un mercato) e il Lacus Orphi (una mostra d’acqua con la statua di Orfeo).

Monumento storico

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