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Palazzo dei Servizi Segreti Italiani (Palazzo Dante)
- Tempo stimato: h 0:05
- Tipo: Palazzo
Galleria immagini
Informazioni punto di interesse
La sede dell’Intelligence italiana si trova all’interno di un edificio di stile eclettico edificato nel primo decennio del Novecento la cui costruzione è tradizionalmente attribuita all’architetto romano di origine belga Luigi Rolland (1852-1921).
Il palazzo è stato costruito negli anni 1911-1912 come sede della Cassa dei Servizi Postali; ha ospitato in seguito la Cassa depositi e prestiti e gli uffici delle Poste Italiane. Nel 2008 viene individuato come sede per i Servizi Segreti italiani e successivamente risistemato in base alle esigenze della nuova destinazione d’uso. I lavori durano dal 2012 al 2019 e nel 2021 l’edificio prende il nome di Palazzo Dante in onore di Dante Alighieri nell’anno del suo settimo centenario.
All’interno del palazzo la “Parete della memoria” riguarda i quattro membri dell’arma caduti nello svolgimento delle loro funzioni: Nicola Calipari, Pietro Antonio Codazzo, Lorenzo D’Auria e Vincenzo Li Causi.
La parola agli scrittori
Fabio Bussotti in uno dei suoi gialli ambientati all’Esquilino, “Le lacrime di Borromini” (2016), racconta di un possibile ritrovamento del gabinetto alchemico del Marchese Massimiliano Palombara, la cui villa si estendeva fino all’area di piazza Dante ne racconta la storia:
“Dove c'è ora il palazzo delle Poste, nel XVII secolo c'era la Villa del Marchese Massimiliano di Palombara, amico e confidente di Cristina di Svezia e del grande alchimista Francesco Giuseppe Borri. Noi studiosi di esoterismo sappiamo che il marchese di Palombara aveva un laboratorio alchemico nel quale il Borri lavorò
alla Grande Opera e cioè alla scoperta della formula de Lapis Philosophorum…la pietra filosofale. La formula per trasformare il vile metallo in oro è scritta sulla porta magica a Piazza Vittorio. Nessuno è mai riuscito a decifrarla, ma noi sappiamo di sicuro che il Borri e il marchese di Palombara riuscirono nell’impresa di fabbricare il Lapis Philosophorum e che nei sotterranei della Villa c'era una stanza segreta che custodisce la soluzione del mistero [la pietra filosofale n.d.r.]. Nel 1870 Villa Palombara fu demolita e quando qualche anno più tardi scavarono il terreno per gettare le fondamenta del grande palazzo delle Poste, la stanza venne alla luce. La scoperta era così sensazionale che, se si fosse risaputa, avrebbero dovuto certamente interrompere i lavori. L'architetto Luigi Rolland decise di mettere tutto a tacere. Fece murare l'ingresso della stanza, ma non resistette alla tentazione di disegnare una mappa del tesoro."
Palazzo dei Servizi Segreti Italiani