Largo Brancaccio va da via dello Statuto a via Giovanni Lanza, e segna il confine tra il Rione Monti e il Rione Esquilino.
Il toponimo deriva dalla Famiglia Napoletana Brancaccio che qui aveva edificato il proprio Palazzo, sede dal 1958 del Museo Nazionale d'Arte Orientale intitolato a Giuseppe Tucci, uno fra i massimi orientalisti del Novecento, che ne promosse la fondazione. Il museo è stato trasferito nel novembre 2017 dalla sede di Palazzo Brancaccio all’Eur nel Palazzo delle Scienze, ed è stato unito alle collezioni dei Musei Preistorico ed Etnografico “Luigi Pigorini”, Arti e Tradizioni Popolari, Alto Medio Evo, componenti il Museo delle Civiltà.

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