Ipogeo degli Aureli

  • Tempo stimato: h 0:20
  • Tipo: Catacomba
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L'Ipogeo degli Aureli è uno dei più importanti complessi funerari del III secolo d.C. e deve il suo nome al mosaico pavimentale su cui sono scritti i nomi di quattro personaggi appartenenti alla gens Aurelia.
Riportato alla luce nel 1919, l’ipogeo è composto da una camera superiore scavata nel tufo e da due sotterranee in muratura. Nell’ambiente superiore si trovano due arcosoli con pitture murali raffiguranti personaggi e temi dell’Antico Testamento (Adamo ed Eva, Demiurgo che foggia il primo uomo, Docenti che commentano la legge divina). La camera sotterranea presenta decorazioni pittoriche con 11 figure maschili identificate con gli Apostoli (il dodicesimo andò perduto a causa di un intervento effettuato dopo la fondazione dell’ipogeo per aprire una piccola catacomba) e, nella parte superiore delle pareti, raffigurazioni con temi diversi fra i quali Il discorso della montagna, scene cittadine, un banchetto con 12 convitati. Sul soffitto della camera le fasce decorative con cerchi e riquadri ospitano al centro il Buon Pastore tra giovani togati, animali fantastici e figure di geni. Al secondo ambiente sotterraneo si accede da un vestibolo che apre su una grande stanza con tre arcosoli che ospitano un ciclo pittorico di dubbia interpretazione: la presenza di schiere di fedeli, figure palliate, animali fantastici, geni, una scena di esorcismo e la generale commistione fra temi pagani e cristiani ha fatto supporre un legame con la setta eretica sostenuta dagli Aureli.

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