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Testa di Diomede
- Localizzazione: Centrale Montemartini
- Collocazione: Sala Macchine
Galleria immagini
Informazioni storia
Questa testa di giovane uomo è stata rinvenuta in via Labicana all’estremo confine dell’Esquilino, dove si trova la chiesa dei SS. Pietro e Marcellino e viene probabilmente da una proprietà imperiale. La capigliatura a corte ciocche e una leggera barba incorniciano il volto la cui regolarità è leggermente incrinata dalla mancanza di una parte del naso. Lo sguardo intenso e le labbra carnose conferiscono al giovane un’espressione sprezzante, quella di chi è abituato a vincere con ogni mezzo e anche se le orecchie tumefatte ricordano quelle degli atleti, non si tratta di un semplice lottatore: le sue fattezze riconducono alle rappresentazioni di Diomede, il mitico eroe greco che si associò ad Ulisse nella guerra di Troia e rubò il Palladio di Atena, protettrice della città. Fondatore di molti centri sulla costa adriatica, tra cui Canosa e Brindisi, Diomede era molto popolare nella penisola italica e la sua rappresentazione era molto diffusa. La statua completa dalla quale è ripresa questa testa, di epoca classica, fu forse eseguita da Cresila, un allievo di Policleto.