lo SPAZIO, il TEMPO, l’UTOPIA | maack caso studio di Massimo Palumbo

Esquilino
  • Dal: 16/06/2022
  • Al: 16/06/2022
  • Luogo: TeatroBasilica in Piazza di Porta San Giovanni, 10 – Roma.
  • Orario: 18.00
  • Tipo: evento
  • Organizzazione: Associazione Culturale TRAleVOLTE in collaborazione con il TeatroBasilica e il MAACK
  • Sito: https://www.tralevolte.org/

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L’Associazione Culturale TRAleVOLTE è lieta di presentare il libro di Massimo Palumbo lo spazio, il tempo, l’utopia | maack caso studio (Palladino Editore 2021)

Il libro racconta una storia lunga oltre trent’anni: una narrazione quasi sempre a testa in giù, un sentirsi in bilico, un’esperienza pari ad un dover agire su un piano inclinato.

lo spazio, il tempo, l’utopia | maack caso studio è il racconto di un’idea, di un progetto e del suo evolversi nel tempo: la nascita del Maack – Museo all’aperto d’arte contemporanea Kalenarte a Casacalenda, nel Molise. Tra le pieghe di luoghi antichissimi si è insediata l’arte contemporanea: un caso studio, come è stato detto da più osservatori, ma soprattutto un’utopia realizzata.

Il libro è testimone e rivendica, nello scenario italiano, la partecipazione ad esperienze situate ai margini, territoriali e disciplinari, promotrici di un decentramento della cultura che ha visto nelle periferie e nella provincia italiana un’«alternativa» alle città stravolte dalle crescite infinite dei “non luoghi”. In quest’ottica anche il Maack – Museo all’aperto d’arte contemporanea Kalendarte si può leggere e considerare come «opportunità di riscatto».

E’ il 1989/90 quando viene proposto al Sindaco e all’Amministrazione Comunale di Casacalenda (Campobasso) un inedito progetto culturale di arredo urbano che, con maggior respiro, avesse la forza di guardare lontano e fosse anche capace di promuovere il territorio. Un paio di anni dopo, nel 1992, nel segno di un laboratorio in progress, si pongono le basi per il Museo all'Aperto di Casacalenda, che anni dopo prenderà il nome di Maack - Museo All’aperto D’arte Contemporanea Kalenarte.

Al giorno d’oggi sono molteplici le installazioni permanenti realizzate sul territorio comunale del borgo antico con l’obiettivo, sempre ben in mente, di riqualificare aree in abbandono, o nel tentativo di dare un nuovo senso a luoghi dimenticati. Tra i numerosi artisti che nel tempo hanno partecipato al progetto ricordiamo: Baldo Diodato, Stefania Fabrizi, Susanne Kessler, Andrea Lanini, Emilio Leofreddi, H.H. Limm, Giancarlo Limoni, Carlo Lorenzetti, Fabio Mauri, Nélida Mendoza, Hidetoshi Nagasawa, Claudio Palmieri, Luca Patella, Renzogallo, Marialba Russo, Adrian Tranquilli, Costas Varotsos.

Gli artisti invitati progettano in loco (e per il luogo) installazioni permanenti che realizzano anche con il contributo di artigiani locali. Suggestioni emotive, nate in quei contesti, si concretizzano in forma di opere che, facendo ponte tra la storia del borgo e delle sue campagne, con lo sguardo visionario dell'arte contemporanea riprogettano il territorio.

Un successo che ha visto il riconoscimento al Maack – Museo all’aperto d’arte contemporanea Kalenarte con una menzione speciale, a Foligno nel 2018, “Per la capacità di creare, con l’ausilio dell’arte contemporanea, un vivace dialogo con i luoghi e con gli abitanti ma anche di sviluppare e sostenere un turismo “esperienziale”, e non consumistico, di tipo muovo e più sostenibile.”

Massimo Palumbo architetto, artista, promotore culturale. Interessato alle dinamiche incontro-scontro tradizione e innovazione, da attenzione alla partecipazione, alla progettazione di nuove ipotesi di sviluppo per tutelare la diversità delle comunità locali. Ama la trasversalità e il piacere delle contaminazioni: l'arte e l'architettura sono discipline ove la memoria gioca un ruolo fondamentale, i territori su cui si configurano sono sempre luoghi dello "spazio della memoria”. Del 2007 il libro su Franco Libertucci: “Franco Libertucci scultore Re, Regine, Alfieri, Torri, Cavalli” Edizioni Levante. L’utopia realizzata è il Maack a Casacalenda_Molise. Diversi i suoi interventi e presenze nell’area vasta tra arte e architettura. Nel 2012 è vincitore con “Hangar 3.0” del Concorso Nazionale di idee per la riqualificazione di Piazza del Popolo a Latina. Concorso a cura del Comune di Latina e dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Latina. Del 2013 l’invito presso i Cantieri Culturali alla Zisa, a Palermo. E’presente con “Vivi. Opere di Massimo Palumbo”, mostra a cura di Cristina Costanzo. Del 2016 “Un unico viaggio. Massimo Palumbo_Arte e Architettura (1970-2015)” a cura di Teresa Lucia Cicciarella a Barcellona presso il Reial Cercle Artistic. Nel 2017 NIHIL_NADA opere di Massimo Palumbo a cura di Joan Abellò Juanpere presso il Circulo de Bellas Artes a Madrid. Del 2019 “Autoritratto” a cura di Maria Arcidiacono ed Elena Donati progetto Macroasilo MACRO Roma. Nei primi di ottobre del 2020, la Giuria dell’IN/ARCH l’Istituto Nazionale d’Architettura, all’unanimità attribuisce il Premio BRUNO ZEVI 2020 per la Comunicazione Architettonica al: MAACK, Museo all’Aperto d'Arte Contemporanea Kalenarte. Massimo Palumbo nasce nel 1946 a Casacalenda nel Molise. Risiede a Latina dove opera.

Introduce e modera Manuela De Leonardis, storica dell’arte e giornalista

Intervengono con Massimo Palumbo, autore del libro:

Lorenzo Canova, storico dell’arte e curatore

Ilaria Schiaffini, storica dell’arte e curatore

Lucia Krasovec Lucas, “architettrice”

Amedeo Schiattarella, architetto

Testimonianze:

Kinga Araya, artista

Claudio Palmieri, artista

Riccardo Pieroni, fotografo

Federico Pommier, direttore artistico di MoliseCinema

Enrico Pulsoni, artista

Alberto Timossi, artista

Costas Varotsos, artista

on il patrocinio di INARCH, Istituto Nazionale di Architettura

Degustazione di vini Casale del Giglio

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