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Basilica sotterranea di Porta Maggiore
- Tempo stimato: h 0:20
- Tipo: Basilica
Galleria immagini
Informazioni punto di interesse
Considerata una delle più antiche basiliche pagane d’Occidente (primi decenni del I secolo d.C.), la Basilica sotterranea di Porta Maggiore è stata scoperta nel 1917 durante i lavori di ampliamento delle linee ferroviarie.
Per accedervi è necessario scendere di qualche metro sotto il livello stradale. L’analisi delle strutture rivela che l’interramento non è dovuto alla stratificazione del suolo: la basilica è stata costruita direttamente sottoterra e testimonia dell’abilità ingegneristica dei romani.
All’interno troviamo il classico schema a navata centrale, con abside in fondo e piccole navate laterali divise da grandi pilastri. Parte del fascino di questo sito è dovuta al corredo figurativo in stucco: scene e figure storiche e mitologiche (Saffo che si lancia dalla rupe di Leucade, Ganimede rapito da un genio alato, Il ratto di una delle figlie di Leucippo), rituali mistici, scene di vita quotidiana, figure femminili di offerenti, immagini di oggetti come vasi, candelabri e strumenti musicali, uccelli, ghirlande floreali e paesaggi abbozzati. La funzione del luogo è ancora oggetto di studio e dibattito, tuttavia si tende a riconoscervi da un lato un luogo di culto (forse pitagorico) e, dall’altro, un edificio funerario (forse appartenente alla Gens Statilia, il cui nome è ricordato da una delle vie che si diramano da Porta Maggiore).
La parola agli scrittori
Fabio Stassi nel libro Uccido chi voglio del 2020, racconta le emozioni alla vista della Basilica sotterranea:
“Chiuse allora gli occhi e li lasciò senza fretta abituare al buio. Quando li riaprì, l'uno dopo l'altro, apparvero prima i muri perimetrali e poi il vestibolo, i pilastri divisori delle navate laterali, un mosaico del pavimento, l'alta volta a botte, gli stucchi bianchi e policromi che la decoravano, l'abside in fondo alla navata centrale. Due piccole torce pendevano dalle colonne di lato. Al loro scintillio ondeggiava ovunque, sui bassorilievi, una popolazione di baccanti, eroi, meduse, poetesse. Un odore acido di terra bagnata gli si insinuò come una lucertola fino alle dite dei piedi.”
Orario di apertura
Il sito è accessibile solo con visita guidata e prenotazione obbligatoria.
Per informazioni e prenotazioni
Tel. +390639967702
www.coopculture.it