Via Marsala

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  • Tipo: Sito storico
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La strada che collega piazza dei Cinquecento con l'arco di Sisto V fu denominata via Marsala nel 1911, in ricordo dello sbarco dei Mille. Come via Giolitti, è caratterizzata sul lato sinistro da una sequenza disordinata di elementi architettonici diversi, in contrasto con la facciata omogenea della Stazione Termini, rivestita in travertino e con un ordinato susseguirsi di arcate sovrapposte.
Accanto all'edilizia ottocentesca destinata ad abitazioni e in parte trasformata in pensioni e alberghi, si trova la Basilica del Sacro Cuore di Gesù, costruita tra il 1879 e il 1887 grazie all'intervento di San Giovanni Bosco. Sulla destra dell’edificio si trova l’ospizio salesiano dove il santo operò durante i suoi soggiorni a Roma tra il 1881 e il 1884.
L'ultimo tratto della strada, oltre l'incrocio con via del Castro Pretorio, è definito dall'isolato triangolare degli edifici militari, articolato intorno alla Caserma Ferdinando di Savoia (1882), e sulla destra, dal lato che prosegue la stazione Termini dall’edificio destinato alle poste e alla dogana e dal sottopasso Turbigo, che collega il traffico veicolare con via Giolitti.
Oltre il sottopasso, nel corpo stesso della stazione Termini, trovano sede due tra i più importanti presidi sociali del rione Esquilino e della città di Roma: Binario95, che opera nell' accoglienza, nell’orientamento e nella inclusione sociale delle persone senza dimora, e il poliambulatorio della Caritas di Roma.
Proseguendo verso piazzale Sisto V, lo scenario si arricchisce con la presenza dell'Arco di Sisto V (1585-86), elemento monumentale dell'Acquedotto Felice, addossato al muro della stazione e privato della continuità con la struttura di cui era parte.

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