La Centrale elettrica Acea occupa una parte dell'area dove si trovava lo stabilimento dell'ex Centrale del Latte. Nel 1932 fu realizzato, tra Via Giolitti, via Turati e piazza Pepe, un moderno complesso industriale articolato in più edifici ed attrezzato con impianti d'avanguardia, in modo da garantire alla città una produzione di 10.000 litri di latte fresco giornaliero, proveniente in gran parte dai territori dell'Agro Romano. L'aspetto esterno dell'edificio principale e degli edifici di servizio, realizzati su progetto di Innocenzo Costantini, si ispirava nelle forme e nei materiali ai ruderi circostanti dell'Acquedotto.
All'inizio degli anni Ottanta, con il trasferimento della Centrale del Latte in una nuova sede, il complesso fu abbandonato e oggetto di un progressivo degrado. Demolita gran parte delle costruzioni tra il 1997 e il 2001 il fabbricato centrale fu trasformato in centrale elettrica, per la trasformazione di energia da alta a media tensione, su progetto architettonico di C. Maccari e A. Latini. Nella sistemazione finale le due facciate originarie del corpo centrale su via Giolitti e su piazza Pepe sono state riproposte come "rivestimento" del nuovo volume tecnico.