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L'eterno viaggio
Esquilino- Dal: 2022-12-16
- Al: 2022-12-22
- Luogo: Via Merulana, 220
- Orario: Dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00
- Prezzo: Ingresso libero
-
Informazioni:
Opening venerdì 16 dicembre alle ore 18:00 nella gallery di Via Merulana 220 a Roma.
- Tipo: event
- Organizzazione: Medina Art Gallery
- Sito: www.medinaroma.com/
Galleria immagini
Dal 16 al 22 dicembre 2022 Medina Art Gallery presenta “L'eterno viaggio", mostra personale di Celestino Gallo a cura di Chiara Quintavalla.
Celestino Gallo, L’Eterno viaggio: testo a cura di Chiara Quintavalla
La vita di Celestino Gallo, artista eclettico, è stata una continua sperimentazione. La sua formazione poliedrica inizia come artigiano intagliatore, cui poi seguono gli studi di scultura, presso la Reale Accademia Albertina di Torino e di pittura, presso l’Accademia di Brera.
La sua curiosità lo porta a viaggiare e scoprire il mondo. Nel 1947 si trasferisce con la famiglia in Cile dove si manifesta un’altra passione: l’insegnamento presso la Facoltà di Architettura di Santiago de Cile. La sua arte lo porta alla realizzazione di dipinti e affreschi a tema religioso, in diverse basiliche della capitale. Nei primi anni ’50, oltre ad affreschi e sculture, gli vengono commissionati progetti architettonici anche in diverse città del Venezuela.
Sebbene il ruolo di architetto, insegnante e scultore impegni la maggior parte della sua carriera, la pittura su tela rimane un’attività appartenente alla sfera privata, intima, grazie alla quale l’artista può dialogare con sé stesso e sperimentare diverse tecniche.
Nel 1960 torna in Italia e si stabilisce a Vicenza, dove scopre la passione per la ceramica che diventa un nuovo mezzo espressivo, nel quale fondere la sperimentazione in ambito scultoreo e pittorico.
Ma è trasferendosi a Torino che Celestino Gallo raggiunge la maturità espressiva grazie all’unione armonica tra le varie correnti artistiche e i diversi mezzi espressivi sperimentati in passato.
Eterno è il viaggio alla ricerca della perfetta espressione, che si traduce in un’unione tra architettura, scultura, ceramica e pittura, e che, nella stessa pittura, è sperimentazione di diverse correnti. Nella sua pittura di paesaggio predominano i colori accesi, senza l’utilizzo di una linea precisa e netta, che rimandano alla sperimentazione del colore e della forma del post-impressionismo alla Cézanne. L’artista stende il colore con pennellate larghe e piatte, scomposte come “tasselli cromatici” che costruiscono l’immagine, donandole tridimensionalità.
Nei dipinti più grafici, la precisione della linea e dei contorni è da ascriversi alla sua formazione architettonica. In queste opere aleggia un senso di solitudine, meditazione, silenzio, desolazione, caratteristiche proprie della Metafisica di De Chirico, che ha ispirato la corrente del Realismo Magico, spesso accostata a Celestino Gallo, soprattutto in seguito al suo soggiorno Sudamericano.
Il Realismo è espressione del quotidiano: i diversi supporti sui quali dipinge, sono proprio esempio dell’immediatezza della sua arte, espressa sul momento per la necessità di rappresentare i luoghi della sua vita e per trasmettere le proprie emozioni.
Nei paesaggi Celestino Gallo dimostra di aver assimilato le sperimentazioni dei grandi movimenti artistici e ne rende una perfetta sintesi, in aggiunta alle emozioni della sfera personale. Trascorre gli ultimi quindici anni della sua vita a Desenzano del Garda, dove continua a dipingere, lasciando una moltitudine di opere.
Testo su Celestino Gallo di Chiara Quintavalla