La mostra personale di Edoardo Formica a cura di Valeria Rufini Ferranti, “Senza essere nessuno, frammenti senza tema” fino al 16 Maggio nella gallery di Via Merulana 220 a Roma.

Scatti come risultante casuale di incontri, cammini, peregrinazioni. Scatti in un certo senso negati perché in essi troviamo l’esaltazione della natura fortuita, quasi accidentale: le fotografie escono illuminate da una luce inaspettata, quella della scoperta che non credevamo di fare. E che ci restituisce una visione pura, entusiasta, meravigliata che contrasta il sonno dell’io creativo nei giorni contemporanei.

Fotogrammi di un mondo esteriore, dunque, ma anche scorci di un’intimità quotidiana, scatti che raccontano un modo di approcciare alla vita, un’essenza, una personalità: quella del loro autore. È lo stesso artista, del resto, a sottolineare il legame intrinseco con la “fotografia che è sintesi, intuizione, costruzione e definizione di un singolo attimo. E forse, è per me come un secondo cuore, un secondo battito. Ha battuto e detto di e per me, quando non mi esprimevo mai. Mi sintetizza ora che invece, a volte, parlo o scrivo troppo”.